A Tavola!

Nelle Corti medioevali, i banchetti seguivano un rigido protocollo: la disposizione delle tavole, ricoperte da tovaglie, era quasi sempre a "U" e gli invitati occupavano il lato esterno per meglio godere degli svaghi che venivano offerti al centro. La tavola centrale era riservata al principe e ai suoi ospiti d'onore mentre quelli di rango inferiore venivano fatti sedere agli altri capi del tavolo, rispettando un ordine di gerarchia sociale.

Significativo è l'episodio di Dante che invitato ad un banchetto si presentò mal vestito (come tutti gli artisti) e quindi, non riconosciuto, fu fatto accomodare in fondo alla tavola. Indispettito lasciò il banchetto e quando fu richiamato tra le molte scuse, si vestì appropriatamente per poi appositamente rovesciarsi addosso le vettovaglie e le bevande, polemizzando che venivano quindi invitati al banchetto gli abiti sontuosi e non il poeta (Sercambi, novella LXXI)

Seguiva il lavaggio delle mani, gesto non solo simbolico ma anche igienico, dal momento che la maggior parte degli alimenti veniva presa con la mano. Per i cibi liquidi si utilizzava un cucchiaio individuale, ma si pescava nella scodella divisa con il vicino di tavola, o direttamente nel piatto comune. I cibi solidi venivano tagliati dallo scalco o "trinciante", nel piatto di servizio, che era un tagliere costituito da una fetta di pane o da una tavoletta di legno o di stagno, e i vari pezzi venivano portati alla bocca tenendoli tra le dita della mano: la forchetta, infatti, non era ancora conosciuta in Europa per quest'uso, ad eccezione dell'Italia, dove venne adoperata sin dalla fine del Trecento, probabilmente per mangiare la pasta. Gli invitati non disponevano di salviette e si asciugavano le dita, necessariamente unte, direttamente sulla tovaglia.

Solo nel Rinascimento assisteremo alla comparsa di tovaglie più riccamente lavorate, di forchette e cucchiai d'argento e d'avorio, e di tovaglioli, che addirittura venivano cambiati a ogni portata; piatti di smalto e di ceramica riccamente lavorata, caraffe e bottiglie di vetro cristallino, come pure i bicchieri, per evidenziare la limpidezza della bevanda.

Dopo tali premesse siamo sicuri che vorrete scusarci la licenza poetica di tovaglioli, posate e stoviglie individuali che troverete sulla vostra tavola durante il nostro "Banchetti a Corte".


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