Expeditio Infantium
Anno Domini 1212, la Crociata dei Fanciulli

In quell'atmosfera di grande fervore religioso che si era diffuso nell'intera Europa al tempo delle Crociate, si verificarono episodi di follia collettiva che, ai nostri occhi moderni, sfiorano l'incredibile.

A provocarli furono i fanatici predicatori che battevano ogni contrada narrando le imprese dei Cavalieri del Tempio e degli eroici Crociati che combattevano contro "gli infedeli", galvanizzando le folle ed esaltando gli animi dei più esagitati. Il caso più clamoroso fu tuttavia quello che passerà alla storia come l'"Expeditio infantium", la Crociata dei bambini. Di questa vicenda, molto è avvolto nella leggenda, ma è tuttavia possibile considerarla in una versione veritiera, basata su fonti storiche piuttosto attendibili.

Tutto cominciò nell'estate del 1212, in Francia e in Germania, per l'iniziativa di due fanciulli che non si conoscevano, che non si sarebbero mai incontrati, ma che si comportarono come se fossero teleguidati. Il   bambino francese si chiamava Etienne (Stefano) e aveva appena 12 anni, il bambino tedesco si chiamava Klaus ( Nicola ) e di anni ne aveva 13. Animati dalla stessa fede e dall'esaltazione salvifica diffusa dai frati Cappuccini, i due ragazzi si misero a predicare ai loro coetanei una Crociata tutta particolare. Entrambi sostenevano di avere ricevuto in visione da Gesù, il compito di liberare il Santo Sepolcro. Ma, per realizzare questa missione, i due piccoli predicatori, (incoraggiati, purtoppo, dal clero e persino dal Papa Innocenzo III) sostenevano che la Crociata dovesse essere realizzata solamente da bambini, i quali, essendo puri di cuore e mondi dal peccato, avrebbero goduto della protezione divina. Nulla li avrebbe fermati, nemmeno il Mare Mediterraneo, che alla vista dei bambini si sarebbe aperto davanti a loro come era accaduto a Mosè sulle rive del mar Rosso. Le cronache del tempo, scritte da numerosi testimoni oculari di tale evento, raccontano che Klaus ed Etienne predicarono in molte città richiamando frotte di bambini che fuggivano da casa per affrontare la grande avventura.

Addirittura, Etienne ebbe persino il coraggio di presentarsi dal Re di Francia Filippo II per esortarlo ad appoggiare la sua missione.

Ciò che accadde a questi due eserciti di migliaia di bambini è facilmente immaginabile: tale lunga marcia, inaffrontabile e sconsiderata, finì senza gloria ma solo con lutti e malasorte ...


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